La nostra storia
La nostra famiglia
La storia della nostra azienda ha inizio nel 1984, quando Carlo e Donatella decidono di trasferire la famiglia da Firenze a Tavarnelle val di Pesa, paese natale di Carlo. Per quanto relativamente giovane, la nostra azienda si innesta su una lunga e ricca tradizione locale: la cascina scelta come casa era circondata da splendidi oliveti e ospitava un frantoio ormai in disuso. In questo contesto ideale, abbiamo dovuto resistere a un brusco inizio: il 1985 è ancora ricordato come l’anno della gelata, un’eccezionale ondata di freddo che danneggiò o fece morire gran parte degli ulivi toscani. Si rese perciò necessario per Carlo rigenerare o ripiantare numerose piante d’olivo: il progetto iniziale era ritardato e rallentato, ma non abbandonato. Dal 1998 abbiamo coltivato le nostre olive con attenzione alla qualità e cura del territorio, ottenendo un ottimo olio biologico.
La ricerca di una sempre maggiore qualità ha spinto Carlo ad acquistare e installare il nostro frantoio, per gestire autonomamente anche la fase della frangitura. Si tratta di un moderno frantoio a ciclo unico, prodotto dalla nota azienda Mori, dedita alla ricerca e sviluppo di tecnologie innovative, miranti a una frangitura ed estrazione sempre più raffinate. Nel 2006 il nuovo frantoio è avviato e gestito da Caterina, figlia secondogenita allora ventiquattrenne, che si è dedicata a questa attività fino a che, dopo un periodo di affiancamento, Giovanni, il più giovane della famiglia, non decide anche lui di consacrarsi all’olio di qualità, sempre rigorosamente biologico.
L’azienda cambia il nome, da Azienda San Giovanni a Società Agricola Maggi, ma non perde il vizio e continua a definirsi orgogliosamente a impatto zero: oltre a produrre in regime biologico, il frantoio è alimentato da energia prodotta con pannelli solari installati sui nostri campi, il nocciolino, ovvero il nocciolo delle olive frantumato nella frangitura, viene separato dalla sansa e utilizzato come combustibile per la stufa e scalda ben tre edifici; la sansa viene impiegata come ammendante per i campi, che si alternano a zone lasciate incolte e coperte di arbusti, e sono separate da esse da canali e siepi, per favorire la biodiversità, cui contribuisce anche il noceto garantendo cibo alla fauna del territorio (oltre che una gustosa e tradizionale merenda per la famiglia), l’inerbimento inoltre contrasta l’erosione del suolo e ne migliora la salute; un sistema di fitodepurazione delle acque reflue fa sì che l’acqua utilizzata, depurata da canne di bambù, non inquini l’ambiente.
La combinazione di un’avanzata tecnologia, l’attenzione per la qualità e cura del territorio di fratello e sorella frantoianə ha permesso di ottenere eccellenti oli evo, sia in blend che monovarietali, tra i quali le varietà leccino del corno, morellino e frantoio, nonché pregiati oli aromatici. Olio Maggi: biologico, pluripremiato e degustabile di fronte ad un incanto di paesaggio.
